Pubblico è futuro. Sabato 8 ottobre manifestazione nazionale a Roma
Sabato 8 ottobre, lavoratrici e lavoratori delle funzioni pubbliche e della conoscenza, ancora una volta in corteo, dalle ore 14, sfileranno da piazza della Repubblica a piazza del Popolo a Roma, per manifestare al governo, e rendere partecipe ai cittadini, che "Pubblico è futuro".
Questo lo slogan adottato da FP CGIL e FLC CGIL per rappresentare in sintesi il valore e il ruolo centrale di questo lavoro che è un bene comune per la collettività, un bene comune da anni attaccato ferocemente dal Governo che taglia le risorse destinate all’intervento pubblico, privatizza i servizi, svende il patrimonio, colpisce i diritti (del lavoro e dei cittadini), snatura la Costituzione, mina le regole di convivenza civile, aumenta le disuguaglianze. E lo fa anche attraverso il blocco dei contratti, promulgando e strumentalizzando ai propri fini le leggi, tagliando le retribuzioni e saccheggiando il Tfr, bloccando le assunzioni e licenziando i precari, adottando uno spoil system per avere dirigenti sottomessi, aumentando l’età pensionabile delle donne, prelevando sempre più e solo sui redditi di chi sempre paga.
“Siamo Stato noi” recita lo slogan lanciato per la campagna di rinnovo delle RSU nel 2012 (un diritto, quello di poter votare i propri rappresentanti sindacali, che la legge Brunetta aveva stoppato e che la battaglia di CGIL, FP e FLC CGIL ha riaffermato): perché il lavoro pubblico aiuta il paese, lo fa crescere e lo rende più giusto. Il lavoro pubblico è democrazia.
Florindo Oliverio, Segretario Generale FP CGIL Lombardia, dichiara: "Sabato prossimo sarà la giornata dell’orgoglio del lavoro pubblico. Sarà una nuova, grande manifestazione di popolo, che si ritroverà unito intorno alle donne e agli uomini che ogni giorno fanno funzionare le amministrazioni e i servizi pubblici e che, soli, garantiscono oggi i diritti di milioni di cittadini lasciati in solitudine dal Governo di fronte alla crisi.
Dalla Lombardia cresce ora dopo ora la mobilitazione. Dai quattordici comprensori ci segnalano, a questo momento, l'organizzazione di oltre trenta pullman in partenza per la capitale. Sono sicuro che, come già per lo sciopero del 6 settembre scorso, numerosi saranno i lavoratori non iscritti alla CGIL in piazza con noi. Anche così si dovranno riannodare i fili dell'iniziativa unitaria dei sindacati nei confronti di un Governo che, in agonia, continua il proprio accanimento contro i lavoratori pubblici per cancellare i diritti di tutti i cittadini".
Partenza dai territori FP CGIL:
mattina 8/10 - in pullman:
- Bergamo: ore 5, piazzale Malpensata;
- Brescia: ore 5.30 dal piazzale OM Iveco di via Volturno;
- Monza e Brianza: ore 5, in via Premuda 17 (Camera del Lavoro);
- Como: ore 5, piazzale della piscina olimpionica di Muggiò;
- Cremona: ore 5 davanti all’Ospedale Maggiore di Crema, ore 5.30 in via Mantova 25 (Camera del Lavoro) a Cremona, ore 6 davanti al Conad di Casalmaggiore;
- Lecco: all’1.00, via Besonda Superiore 11 (Camera del Lavoro), con tappa all’1.30 a Cernusco Lombardone;
- Lodi: dal Centro Commerciale Coop alle ore 5.30 con tappa a Casalpusterlengo (Conad) alle 5.50;
- Mantova: ore 6.30, in via Altobelli 5 (Camera del Lavoro);
- Milano: ore 6.45 davanti a: Palazzo di Giustizia di Milano, fermata Sesto Marelli della metropolitana a Sesto S. Giovanni, parcheggio metropolitana Gessate, Ospedale di Garbagnate e di Rho. Inoltre si parte il 7/10, alle ore 23 davanti all’ingresso dell’Ospedale Niguarda di Milano.
- Pavia: ore 5 dal piazzale Coop di Vigevano, ore 5.45 dal parcheggio ASL di Pavia;
- Ticino Olona: Abbiategrasso, piazza Vittorio Veneto, ore 5; Magenta, via del Donatore di sangue (ospedale) ore 5.15; Legnano, via Calatafimi (Camera del Lavoro), ore 5.45;
- Valle Camonica: ore 4, piazza Medaglie d’Oro di Darfo;
- Varese: ore 4.30, via Bixio 37 (Camera del Lavoro); ore 4.45 davanti a Sorelle Ramonda di Gallarate, ore 5 Malpensa Fiera di Busto Arsizio.
- Dalla stazione centrale di Milano, inoltre, partiranno in treno, nella mattina dell'8/10, lavoratrici e lavoratori provenienti dai diversi territori lombardi, a partire da Sondrio.